PALINURO E DINTORNI…

Palinuro, rinomata località turistica, ricade a sud di Salerno nel

territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano simboleggiato dal

logo ritraente la famosa “Primula Palinuri”, specie botanica endemica.

 

“Arco Naturale di Palinuro e la Primula Palinuri”

IL MITO

Virgilio nel V e VI libro dell’Eneide
racconta che Enea, in navigazione verso le coste del Lazio, passando per questi
luoghi, perse il suo nocchiero, Palinuro, il quale addormentato dal canto delle
sirene cadde in mare e venne ucciso dagli abitanti del luogo che, in eterno,
terrà il suo nome (Aeternumque locus
Palinuri nomen habebit).

L’ETIMOLOGIA DEL NOME

Pur tuttavia, i più attendibili etimologici fanno derivare il nome di
Palinuro dal greco Palin-Ouros = Luogo dove il vento gira.

I Greci navigando lungo le coste del Tirreno inferiore avevano constatato
la violenza del vento a largo di Palinuro nei giorni di tempesta.

Da ciò si evince che il nome Palinuro abbia un origine greca che configura
un punto geografico, lungo la costa tirrenica, con caratteristiche
metereologiche particolari e contraddistintive per il luogo.

“Templi di Paestum”

PREISTORIA, ARCHEOLOGIA E STORIA (CENNI)

Il sito è frequentato, già, nella Preistoria come documentano le
testimonianze riferite al paleolitico e neolitico, conservate nel Museo
Archeologico di Palinuro.

Palinuro, inoltre, restituisce in età storica, intorno, cioè, alla metà del
VI sec. A.C. , le preziose testimonianze di una comunità indigena, di origine
Enotria, entrata nell’orbita commerciale delle potenti metropoli Magno-Greche
dello Ionio e Basso Tirreno.

Le testimonianze dell’insediamento indigeno e di popolazioni Elleniche in
loco sono, anch’esse, conservate nel Museo Archeologico locale.

“Borgo Medioevale di San Severino di Centola”

PALINURO AI GIORNI NOSTRI

Palinuro, oggi, offre una ricchissima varietà di occasioni che rendono il
soggiorno in loco piacevole ed interessante.

L’offerta turistica locale è, pertanto, intrinseca di storia, cultura e
tradizioni popolari.

Inoltre, il paesaggio mozzafiato, l’ambiente incontaminato, il clima mite,
l’ottima ricettività e rete di servizi, l’eccellente enogastronomia
accompagnata da genuina ospitalità fanno di Palinuro una meta turistica ambita.

Tale offerta turistica locale si arricchisce, ulteriormente, da quel
surplus offerto dal territorio limitrofo.

 

“La Grotta Azzurra di Capo Palinuro”

IL CILENTO

Un territorio fascinoso e coinvolgente dove il turista può trovare una
dimensione surreale in luoghi ricchi di paesaggi suggestivi ed ambienti
naturali d’altri tempi, in cui i ritmi frenetici della contemporaneità non
albergano, in quanto ne sono estranei e lontani.

Alla domanda: “che cosa si può trovare?”, si può rispondere tranquillamente
che si troverà un luogo fatto di borghi medioevali, di sapori antichi e di
tradizioni millenarie in un contesto ospitale e sincero.

                   

“La Porta Rosa del sito archeologico di Velia e una veduta aerea sulla Certosa di Padula”

ITINERARI CONSIGLIATI

É da non perdere l’escursione in barca e
la visita alle grotte di Capo Palinuro e Baia del Buondormire.

Rivestono importanza ambientale e scientifica le grotte emerse di Capo
Palinuro. Partendo dal porto troviamo la Grotta Azzurra, la Grotta Sulfurea, la
Grotta del Sangue e la Grotta dei Monaci.

Da anni, in particolare, la Grotta Azzurra è oggetto di studi ad opera
dell’Università di Pisa per la presenza eccezionale sul suo fondale di
micro-organismi di enorme valore scientifico. Come, pure, è di notevole
importanza la Grotta Sulfurea, situata nella Cala Fetente, essendo in
essa presente un accentuato fenomeno idro-termale dovuto alla presenza di
acido solfidrico che da alla zona il caratteristico odore di zolfo.

La Grotta del Sangue, invece, è caratterizzata nel suo interno da pareti
dal colore rosso sangue che riflettendosi sulla superfice marina rende le acque
di una sfumatura rossastra.

La Grotta dei Monaci, infine, è ricchissima di formazioni stalagmitiche che
sviluppatesi nei millenni hanno assunto le sembianze di monaci avvolti nel
saio.

L’escursione termina con la sosta ed il bagno nella suggestiva Baia del
Buondormire dove il mare, il fondale e la sabbia della spiaggia assumono colori
e sfumature unici nel loro genere.

Come da non perdere sono le escursioni all’Arco Naturale, alla Marinella,
alla Molpa ed in zona Faro.

Per gli amanti dell’universo sotto-marino, Palinuro offre occasioni e
spunti per esplorare il suo meraviglioso fondale ricco di flora e fauna marina
grazie alla presenza in loco di qualificati Diving-Centers.

Per gli amanti dell’archeologia, invece, si consiglia la visita al Museo
Archeologico di Palinuro sito in località Ficocella.

Si consiglia, inoltre, l’escursione al Borgo Medioevale di San Severino di
Centola, a poca distanza da Palinuro, sormontante la Valle del Mingardo, detta
Gola del Diavolo.

Per chi abbia voglia di approfondire l’aspetto archeologico del territorio
si consiglia la visita ai siti di Velia (Ascea Marina), Roccagloriosa e
Paestum.

Si consiglia, altresì, la visita alla Certosa di San Lorenzo di Padula
essendo uno dei monasteri più grandi nel mondo e tra quelli di maggior
interesse in Europa per magnificenza architettonica e copiosità di tesori
artistici.

Infine, vista la comodità dei collegamenti, è possibile effettuare
escursioni da Palinuro per Capri, Napoli, Pompei e la Costiera Amalfitana.

 

La Baia del Buondormire di Palinuro”